IT/Prabhupada 0822 - Diventare Pii Semplicemente Col Kirtana

Revision as of 17:27, 28 September 2018 by Vanibot (talk | contribs) (Vanibot #0023: VideoLocalizer - changed YouTube player to show hard-coded subtitles version)
(diff) ← Older revision | Latest revision (diff) | Newer revision → (diff)


Lecture on SB 3.28.18 -- Nairobi, October 27, 1975

Harikeśa: Traduzione: "La gloria del Signore merita sempre di essere cantata perché le Sue glorie valorizzano le glorie dei Suoi devoti. Bisognerebbe dunque meditare sulla Persona Suprema e sui Suoi devoti. Si dovrebbe meditare sulla forma eterna del Signore fino a che la mente diventa stabile."

Prabhupāda:

kīrtanya-tīrtha-yaśasaṁ
puṇya-śloka-yaśaskaram
dhyāyed devaṁ samagrāṅgaṁ
yāvan na cyavate manaḥ
(SB 3.28.18)

Ciò è chiamata meditazione. Yāvan. La mente è disturbata e deviata dal nostro oggetto di meditazione, e così uno dovrebbe praticare questo kīrtana. Kīrtanīyaḥ sadā hariḥ (CC Adi 17.31). Caitanya Mahāprabhu ricorda che il devoto dovrebbe cantare sempre, ventiquattro ore. Kīrtanya: "E' lodevole cantarlo." Perché? Puṇya śloka yaśaskaram. Anche se non stabilite la vostra mente, -kīrtana significa fissare la vostra mente- anche se non fissate la vostra mente siete comunque vincitori. Quanto più si glorifica il Signore e più si diventa pio; questo col semplice kīrtana. Non è necessario che si capisca, ma se si continua a cantare il mahā-mantra Hare Kṛṣṇa, allora si diventa pii. Puṇya-śloka. Un altro nome di Krishna è Puṇya-śloka, Uttama-śloka. Semplicemente cantando "Krishna", si diventa pii.

Quindi: dhyāyed devaṁ samagrāṅgam. Dhyāna, la meditazione, dovrebbe cominciare dai piedi di loto. Non appena si inizia il kīrtana, prima di tutto concentrate la vostra mente sui piedi di loto; non improvvisamente sul volto. Praticare pensando sui piedi di loto, poi ancora più in alto, le ginocchia, poi le cosce, poi il ventre, poi il torace. In questo modo, alla fine arrivate al viso. Questo è il procedimento, ed è descritto nel secondo Canto (SB 2.2.13). il procedimento di come pensare a Krishna, man-manā bhava mad-bhaktaḥ (BG 18.65). Questa è meditazione; e attraverso il kīrtana diventa molto facile. Se cantate il mahā-mantra Hare Kṛṣṇa ventiquattro ore come Haridasa Thakura... Questo non è possibile. Quindi, per quanto possibile. Tirtha-yaśasa, anche questo è kīrtana. Stiamo parlando di Krishna, leggendo di Krishna, leggiamo gli insegnamenti di Krishna nella Bhagavad-gītā o leggiamo le glorie di Krishna nello Śrīmad-Bhāgavatam. Sono tutti kīrtana. Non è che semplicemente cantiare con strumenti musicali è kīrtana. No. Tutto ciò che si dice di Krishna è kīrtana.