| "Lo spirito è eterno, Na hanyate hanyamāne śarīre: (BG 2.20) 'Anche dopo la distruzione di questo corpo, la coscienza non è distrutta'. Continua. La coscineza viene trasferita in un altro corpo che ci riconnette alla concezione materiale della vita. Questo è anche descritto nella Bhagavad-gītā, Yaṁ yaṁ vāpi smaran bhāvaṁ tyajaty ante kalevaram (BG 8.6). Al momento della morte, se la coscienza è pura allora la prossima vita non sarà materile, la prossima vita sarà spirituale. Ma, se la coscienza non è pura al momente del confine con la morte, proprio quando si lascia il corpo, allora si è obbligati a prendere di nuovo questo corpo materiale. Queste è il continuo processo della legge materiale."
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