| "Siamo figli dell'uomo ricco, figli di Kṛṣṇa. Perché dovremmo lavorare? Questa è la natura. Il figlio di un uomo ricco non lavora mai. Gode. Noi danziamo e prendiamo del buon prasādam. Perché dovremmo lavorare? Cosa ne pensi? Un uomo povero lavorerà. Perché un uomo ricco dovrebbe lavorare? Egli godrà. Kṛṣṇa afferma: bhoktāraṁ yajña-tapasāṁ sarva-loka-maheśvaram (BG 5.29). Egli è il proprietario di tutti i pianeti, e noi siamo servitori di Kṛṣṇa, i servitori di un uomo ricco. Perché dovremmo lavorare così duramente? L'asino lavorerà sodo, non un essere umano. E questa è l'istruzione di Rsabhādeva. Nāyaṁ deho deha-bhājāṁ nṛloke kaṣṭān kāmān arhate viḍ-bhujāṁ ye (SB 5.5.1). Questa vita umana non è intesa per lavorare molto duramente solo per procurarsi del cibo e del sesso. Questa è ciò che fanno i maiali. I maiali agiscono così. Faticano giorno e notte per trovare qualche escremento e, non appena hanno un po' di energia, si godono il sesso senza discriminazione - con la madre, la sorella, o con chiunque. Che vita è questa?"
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