"I Viṣṇudūta dicono che 'Anche se uno ha commesso così tante attività peccaminose, se al..., se una sola volta pronuncia il santo nome di Nārāyaṇa, si libera, immediatamente'. Quello è un fatto. Non è un'esagerazione. Un uomo peccaminoso, se in un modo o nell'altro canta questo mantra Hare Kṛṣṇa, immediatamente si libera da tutte le reazioni. Ma la difficoltà è che ne commette di nuovo. Quella è nāmāparādha, un'offesa. Ci sono dieci tipi di offesa. Questa è l'offesa più grave, che dopo essersi liberati da tutte le reazioni del peccato grazie al canto del mantra Hare Kṛṣṇa, se si commette di nuovo lo stesso peccato, quello è un grave crimine. Per uomini ordinari può non essere così grave, ma uno che canta il mantra Hare Kṛṣṇa, se prende vantaggio da questo mantra 'Siccome canto il mantra Hare Kṛṣṇa, anche se commetto qualche peccato, sarò liberato', sarà liberato, ma poiché è un offensore non raggiungerà lo scopo finale del canto del mantra Hare Kṛṣṇa."
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