| "C'era un servitore dipendente (di mio padre). Un giorno non venne. Così mio padre mi richiese: "Vive lì, in quella capanna. Puoi andare a chiederglielo." Così mi sono recato alla sua casupola. Praticamente non c'era tetto e la pioggia cadeva dentro. Vedendolo in quelle pessime condizioni, gli chiesi: "Perché non vieni a stare a Calcutta con noi?" Allora lui rispose: "No, signore, non possiamo andare, lasciare la casa. (risate) Questa è la nostra casa." Ho esperienza pratica. "Casa dolce casa." Janani janma-bhumiś ca svargād api gariyasi: Tutti pensano che il proprio luogo di nascita e la propria madre siano meglio del paradiso. Questa è la psicologia. Quindi tutti, per quanto abominevoli. . . Tutti vivono in condizioni abominevoli, questo è un fatto. Ma ciascuno pensa: "Chi è più felice di me?" Ognuno (pensa così)."
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