"(Le persone) invece di utilizzare appropriatamente la preziosa forma di vita umana, la sprecano sempre. Di notte dormono e a mezzogiorno giocano a calcio, vedete, sprecando tempo. Quindi questo sarà spiegato nel prossimo verso, mugdhasya bālye kaiśore krīḍato yāti viṁśatiḥ (SB 7.6.7): "Ha passato vent'anni praticando la cosiddetta vita sportiva - 50 anni dormendo e 20 anni con il calcio." In questo modo ha trascorso settant'anni. Jarayā grasta-dehasya yāty akalpasya viṁśatiḥ. E quando è diventato vecchio: "Ecco il dolore. Ecco i reumatismi. Ecco. . . . il diabete e così via, così via." Così con le cure, con gli esami del sangue, con questo e quello . . . viṁśati, altri venti anni. Quindi vent'anni (persi) con lo sport, venti anni con il diabete e cinquant'anni con il sonno - allora cosa rimane? Dov'è l'opportunità per (praticare) la coscienza di Kṛṣṇa? Questa è la civiltà moderna."
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