"Diventare coscienti di Kṛṣṇa, pienamente devoti, anyābhilāṣitā-śūnyam (Bhakti-rasāmṛta-sindhu 1.1.11), è molto, molto difficile, è la posizione più elevata. Bahūnāṁ janmanām ante jñānavān (BG 7.19). Jñāna... Dopo jñāna c'è lo stadio della bhakti. Senza jñāna, la bhakti è kaniṣṭha-adhikārī. Con jñāna, si è uttama-adhikārī. Questi sono descritti da Caitanya—intendo nella Caitanya-caritāmṛta. L'idea è che se una persona è un devoto avanzato, allora tutte le buone qualità saranno visibili in lui. Yasyāsti bhaktir bhagavaty akiñcanā (SB 5.18.12). Akiñcanā, egli non ha altri desideri. Akiñcana-bhakti. Se ha qualche altro desiderio da soddisfare, allora è mista. Non è śuddha-bhakti; è vaidhī-bhakti. Karma-miśra-bhakti, jñāna-miśra-bhakti, yoga-miśra-bhakti. La bhakti deve esserci. Altrimenti, karma, jñāna, yoga, nulla è di successo."
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