IT/Prabhupada 0276 - L'Impegno del Guru è Come Darti Krishna, Non Cose materiali: Difference between revisions

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Chi richiede un guru? Il guru non è per moda: "Oh, ho un guru. Farò il guru". Per guru s'intende uno che è serio. tasmād guruṁ prapadyeta. Si deve cercare un guru. Perché? jijñāsu śreya uttamam. Uno che è curioso del Supremo. Non un guru perché fa moda, come tenersi un cane, per moda, e nello stesso modo, ci teniamo un guru. Non è quello il guru, il guru che agirà secondo la mia decisione; non così. guru è colui che può darvi Krishna. Quello è il guru. Krishna sei tomāra. Poiché Krishna è il guru. E' affermato nella Brahma-saṁhitā. vedeṣu durlabhaṁ adurlabhaṁ ātma-bhaktau (Bs. 5.33) vedeṣu durlabhaṁ. Se si vuole cercare oltre, nonostante Veda significhi conoscenza, e la conoscenza ultima sia capire Krishna. vedaiś ca sarvair aham eva vedyam ([[Vanisource:BG 15.15|BG 15.15]]). Questa è l'istruzione. Se si vuole studiare i Veda indipendentemente, ci sono semplicemente alcuni mascalzoni che dicono: "Comprendiamo solo i Veda". Ma cosa intendono per Veda? Come si capiranno i Veda? I Veda dicono: tad vijñānārthaṁ sa gurum eva abhigacchet (MU 1.2.12). Capirai i Veda prendendo, acquistando un libro dei Veda? Prendendolo capirai i Veda? I Veda non sono cosa così a buon mercato. Senza diventare brāhmaṇa nessuno può capire i Veda, cosa siano i Veda. Sono soggetti a restrizioni, senza diventare brāhmaṇa non è permesso a nessuno studiare i Veda. E' una sciocchezza, cosa capirai dei Veda? Per questo Vyāsadeva, dopo la compilazione dei quattro Veda, dividendo i quattro Veda, ha fatto il Mahābhārata, perché i Veda, l'oggetto di studio dei Veda è assai difficile. strī-śūdra-dvija-bandhūnāṁ trayī na śruti-gocarāḥ ([[Vanisource:SB 1.4.25|SB 1.4.25]]) Donne, śūdra, e dvija bandhu non possono capire cosa sono i Veda. E tutti questi farabutti dvija-bandhu e śūdra che vogliono studiare i Veda. No, questo non è possibile. Ci si deve prima di tutto situare nella qualificazione brahminica, satyaṁ śamo damas titiksva ārjavaṁ jñānaṁ vijñānam āstikyaṁ brahma karma sva-bhāva ([[Vanisource:BG 18.42|BG 18.42]]), poi, quindi, il contatto coi Veda. In caso contrario, cosa capirai dei Veda? Sciocchezze. Per questo i Veda dicono: tad vijñānārthaṁ sa gurum (MU 1.2.12) è necessario avvicinarsi a un guru per capire i Veda. E che cosa sono questi Veda? vedaiś ca sarvair aham eva vedyam ([[Vanisource:BG 15.15|BG 15.15]]): Veda significa, studiare i Veda significa comprendere Krishna, e arrendersi a Lui. Questa è la conoscenza vedica. Come dice qui Arjuna, prapannam: "Ora mi abbandono a Te, Ora non parlerò con Te su pari livello, come se io sapessi tante cose". Aveva ragione, ma lui pensava su un livello materiale, pensava praduṣyanti kula-striyaḥ ([[Vanisource:BG 1.40|BG 1.40]]). Questo è un argomento materiale. Ma la conoscenza Vedica è spirituale, uttamam. tasmād guruṁ prapadyeta jijñāsu śreya uttamam ([[Vanisource:SB 11.3.21|SB 11.3.21]]) Questo śreya uttamam. yac chreya syāt niścitaṁ. Stabilito, non si tratta di cambiare. Tale istruzione sarà data ora da Krishna: sarva-dharmān parityaja mām ekaṁ śaraṇaṁ vraja. E questo avviene bahūnāṁ janmanām ante jñānavān māṁ prapadyate ([[Vanisource:BG 7.19|BG 7.19]]) -dopo molte vite-.
Chi richiede un guru? Il guru non è per moda: "Oh, ho un guru. Farò il guru". Per guru s'intende uno che è serio. tasmād guruṁ prapadyeta. Si deve cercare un guru. Perché? jijñāsu śreya uttamam. Uno che è curioso del Supremo. Non un guru perché fa moda, come tenersi un cane, per moda, e nello stesso modo, ci teniamo un guru. Non è quello il guru, il guru che agirà secondo la mia decisione; non così. guru è colui che può darvi Krishna. Quello è il guru. Krishna sei tomāra. Poiché Krishna è il guru. E' affermato nella Brahma-saṁhitā. vedeṣu durlabhaṁ adurlabhaṁ ātma-bhaktau (Bs. 5.33) vedeṣu durlabhaṁ. Se si vuole cercare oltre, nonostante Veda significhi conoscenza, e la conoscenza ultima sia capire Krishna. vedaiś ca sarvair aham eva vedyam ([[Vanisource:BG 15.15 (1972)|BG 15.15]]). Questa è l'istruzione. Se si vuole studiare i Veda indipendentemente, ci sono semplicemente alcuni mascalzoni che dicono: "Comprendiamo solo i Veda". Ma cosa intendono per Veda? Come si capiranno i Veda? I Veda dicono: tad vijñānārthaṁ sa gurum eva abhigacchet (MU 1.2.12). Capirai i Veda prendendo, acquistando un libro dei Veda? Prendendolo capirai i Veda? I Veda non sono cosa così a buon mercato. Senza diventare brāhmaṇa nessuno può capire i Veda, cosa siano i Veda. Sono soggetti a restrizioni, senza diventare brāhmaṇa non è permesso a nessuno studiare i Veda. E' una sciocchezza, cosa capirai dei Veda? Per questo Vyāsadeva, dopo la compilazione dei quattro Veda, dividendo i quattro Veda, ha fatto il Mahābhārata, perché i Veda, l'oggetto di studio dei Veda è assai difficile. strī-śūdra-dvija-bandhūnāṁ trayī na śruti-gocarāḥ ([[Vanisource:SB 1.4.25|SB 1.4.25]]) Donne, śūdra, e dvija bandhu non possono capire cosa sono i Veda. E tutti questi farabutti dvija-bandhu e śūdra che vogliono studiare i Veda. No, questo non è possibile. Ci si deve prima di tutto situare nella qualificazione brahminica, satyaṁ śamo damas titiksva ārjavaṁ jñānaṁ vijñānam āstikyaṁ brahma karma sva-bhāva ([[Vanisource:BG 18.42 (1972)|BG 18.42]]), poi, quindi, il contatto coi Veda. In caso contrario, cosa capirai dei Veda? Sciocchezze. Per questo i Veda dicono: tad vijñānārthaṁ sa gurum (MU 1.2.12) è necessario avvicinarsi a un guru per capire i Veda. E che cosa sono questi Veda? vedaiś ca sarvair aham eva vedyam ([[Vanisource:BG 15.15 (1972)|BG 15.15]]): Veda significa, studiare i Veda significa comprendere Krishna, e arrendersi a Lui. Questa è la conoscenza vedica. Come dice qui Arjuna, prapannam: "Ora mi abbandono a Te, Ora non parlerò con Te su pari livello, come se io sapessi tante cose". Aveva ragione, ma lui pensava su un livello materiale, pensava praduṣyanti kula-striyaḥ ([[Vanisource:BG 1.40 (1972)|BG 1.40]]). Questo è un argomento materiale. Ma la conoscenza Vedica è spirituale, uttamam. tasmād guruṁ prapadyeta jijñāsu śreya uttamam ([[Vanisource:SB 11.3.21|SB 11.3.21]]) Questo śreya uttamam. yac chreya syāt niścitaṁ. Stabilito, non si tratta di cambiare. Tale istruzione sarà data ora da Krishna: sarva-dharmān parityaja mām ekaṁ śaraṇaṁ vraja. E questo avviene bahūnāṁ janmanām ante jñānavān māṁ prapadyate ([[Vanisource:BG 7.19 (1972)|BG 7.19]]) -dopo molte vite-.


Dunque, al fine di conseguire il più alto scopo di vita, uno dovrebbe arrendersi completamente a Krishna o al Suo rappresentante. Allora la sua vita avrà successo.
Dunque, al fine di conseguire il più alto scopo di vita, uno dovrebbe arrendersi completamente a Krishna o al Suo rappresentante. Allora la sua vita avrà successo.

Latest revision as of 17:22, 1 October 2018



Lecture on BG 2.7 -- London, August 7, 1973

Quindi è necessaria questa conoscenza di come trovare il vero guru e come arrendersi a lui. guru non vuol dire che io tengo un guru, così, come fosse un distributore. "Mio caro guru, sto soffrendo da questo. Potete darmi qualche medicina?", "Sì, sì. Prendi questa medicina, si". Non quel guru. Se soffri di qualche malattia, vai da un medico. Non è affare del guru darvi qualche medicina. L'impegno di un guru è quello di dare Krishna. kṛṣṇa sei tomāra, kṛṣṇa dīte pāra. Un Vaiṣṇava prega il guru: "Signore, tu sei devoto a Krishna, tu puoi darmi Krishna se vuoi". Questa è la posizione di śiṣya -discepolo-. L'impegno del guru è di come darvi Krishna, non le cose materiali, per le cose materiali ci sono tante istituzioni. Ma se volete Krishna, ci vuole un guru. E chi è che richiede un guru?

tasmād guruṁ prapadyeta
jijñāsu śreya uttamam
śābde pare ca niṣṇātaṁ
brahmaṇy upasamāśrayam
(SB 11.3.21)

Chi richiede un guru? Il guru non è per moda: "Oh, ho un guru. Farò il guru". Per guru s'intende uno che è serio. tasmād guruṁ prapadyeta. Si deve cercare un guru. Perché? jijñāsu śreya uttamam. Uno che è curioso del Supremo. Non un guru perché fa moda, come tenersi un cane, per moda, e nello stesso modo, ci teniamo un guru. Non è quello il guru, il guru che agirà secondo la mia decisione; non così. guru è colui che può darvi Krishna. Quello è il guru. Krishna sei tomāra. Poiché Krishna è il guru. E' affermato nella Brahma-saṁhitā. vedeṣu durlabhaṁ adurlabhaṁ ātma-bhaktau (Bs. 5.33) vedeṣu durlabhaṁ. Se si vuole cercare oltre, nonostante Veda significhi conoscenza, e la conoscenza ultima sia capire Krishna. vedaiś ca sarvair aham eva vedyam (BG 15.15). Questa è l'istruzione. Se si vuole studiare i Veda indipendentemente, ci sono semplicemente alcuni mascalzoni che dicono: "Comprendiamo solo i Veda". Ma cosa intendono per Veda? Come si capiranno i Veda? I Veda dicono: tad vijñānārthaṁ sa gurum eva abhigacchet (MU 1.2.12). Capirai i Veda prendendo, acquistando un libro dei Veda? Prendendolo capirai i Veda? I Veda non sono cosa così a buon mercato. Senza diventare brāhmaṇa nessuno può capire i Veda, cosa siano i Veda. Sono soggetti a restrizioni, senza diventare brāhmaṇa non è permesso a nessuno studiare i Veda. E' una sciocchezza, cosa capirai dei Veda? Per questo Vyāsadeva, dopo la compilazione dei quattro Veda, dividendo i quattro Veda, ha fatto il Mahābhārata, perché i Veda, l'oggetto di studio dei Veda è assai difficile. strī-śūdra-dvija-bandhūnāṁ trayī na śruti-gocarāḥ (SB 1.4.25) Donne, śūdra, e dvija bandhu non possono capire cosa sono i Veda. E tutti questi farabutti dvija-bandhu e śūdra che vogliono studiare i Veda. No, questo non è possibile. Ci si deve prima di tutto situare nella qualificazione brahminica, satyaṁ śamo damas titiksva ārjavaṁ jñānaṁ vijñānam āstikyaṁ brahma karma sva-bhāva (BG 18.42), poi, quindi, il contatto coi Veda. In caso contrario, cosa capirai dei Veda? Sciocchezze. Per questo i Veda dicono: tad vijñānārthaṁ sa gurum (MU 1.2.12) è necessario avvicinarsi a un guru per capire i Veda. E che cosa sono questi Veda? vedaiś ca sarvair aham eva vedyam (BG 15.15): Veda significa, studiare i Veda significa comprendere Krishna, e arrendersi a Lui. Questa è la conoscenza vedica. Come dice qui Arjuna, prapannam: "Ora mi abbandono a Te, Ora non parlerò con Te su pari livello, come se io sapessi tante cose". Aveva ragione, ma lui pensava su un livello materiale, pensava praduṣyanti kula-striyaḥ (BG 1.40). Questo è un argomento materiale. Ma la conoscenza Vedica è spirituale, uttamam. tasmād guruṁ prapadyeta jijñāsu śreya uttamam (SB 11.3.21) Questo śreya uttamam. yac chreya syāt niścitaṁ. Stabilito, non si tratta di cambiare. Tale istruzione sarà data ora da Krishna: sarva-dharmān parityaja mām ekaṁ śaraṇaṁ vraja. E questo avviene bahūnāṁ janmanām ante jñānavān māṁ prapadyate (BG 7.19) -dopo molte vite-.

Dunque, al fine di conseguire il più alto scopo di vita, uno dovrebbe arrendersi completamente a Krishna o al Suo rappresentante. Allora la sua vita avrà successo.

Grazie molte.