IT/Prabhupada 0748 - Il Signore Vuole Soddisfare i Devoti: Difference between revisions

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Il Signore dice nella Bhagavad-gītā: paritrāṇāya sādhūnāṁ vināśāya ca duṣkṛtām ([[Vanisource:BG 4.8|BG 4.8]]). Percui due propositi. Quando Dio si manifesta ha due missioni. Una missione è paritrāṇāya sādhūnām; una missione è quella di liberare i fedeli devoti, i sādhu. sādhu significa persone sante.  
Il Signore dice nella Bhagavad-gītā: paritrāṇāya sādhūnāṁ vināśāya ca duṣkṛtām ([[Vanisource:BG 4.8 (1972)|BG 4.8]]). Percui due propositi. Quando Dio si manifesta ha due missioni. Una missione è paritrāṇāya sādhūnām; una missione è quella di liberare i fedeli devoti, i sādhu. sādhu significa persone sante.  


Sādhu, l'ho spiegato più volte, sādhu significa devoto. Sādhu non intende l'onestà mondana o la disonestà, la moralità o l'immoralità; non ha nulla a che fare con le attività materiali, è semplicemente spirituale, sādhu. Ma a volte viene inteso "sadhu" una persona di virtù materiale, di moralità. Ma in realtà "sadhu" intende chi è al livello trascendentale, coloro che sono impegnati nel servizio di devozione. Sa guṇān samatītyaitān ([[Vanisource:BG 14.26|BG 14.26]]), il sādhu trascende le qualità materiali. Percui paritrāṇāya sādhūnām; paritrāṇāya significa liberare.  
Sādhu, l'ho spiegato più volte, sādhu significa devoto. Sādhu non intende l'onestà mondana o la disonestà, la moralità o l'immoralità; non ha nulla a che fare con le attività materiali, è semplicemente spirituale, sādhu. Ma a volte viene inteso "sadhu" una persona di virtù materiale, di moralità. Ma in realtà "sadhu" intende chi è al livello trascendentale, coloro che sono impegnati nel servizio di devozione. Sa guṇān samatītyaitān ([[Vanisource:BG 14.26 (1972)|BG 14.26]]), il sādhu trascende le qualità materiali. Percui paritrāṇāya sādhūnām; paritrāṇāya significa liberare.  


Ora, se un sādhu è già liberato, è sul piano trascendentale, dove è la necessità di iberarlo? Questa è la domanda, perciò viene usata questa parola: viḍambanam ([[Vanisource:SB 1.8.29|SB 1.8.29]]). E' sconcertante, contraddittorio. Sembra essere contraddittorio. Se un sādhu è già liberato... Posizione trascendentale significa che non è più sotto il controllo delle tre influenze della natura materiale, la virtù, la passione e l'ignoranza. Perché è chiaramente indicato nella Bhagavad-gītā: sa guṇān samatītyaitān ([[Vanisource:BG 14.26|BG 14.26]]), egli trascende le qualità materiali. Un sādhu è un devoto, che questione c'è di liberazione? Lui, un sādhu, non necessita la liberazione; ma poiché è molto ansioso di vedere il Signore Supremo faccia a faccia -questo è il suo desiderio interiore- allora Krishna viene. Non per la liberazione, egli è già liberato. Egli è già liberato dalle grinfie materiali. Ma per soddisfarlo. Krishna è sempre...  
Ora, se un sādhu è già liberato, è sul piano trascendentale, dove è la necessità di iberarlo? Questa è la domanda, perciò viene usata questa parola: viḍambanam ([[Vanisource:SB 1.8.29|SB 1.8.29]]). E' sconcertante, contraddittorio. Sembra essere contraddittorio. Se un sādhu è già liberato... Posizione trascendentale significa che non è più sotto il controllo delle tre influenze della natura materiale, la virtù, la passione e l'ignoranza. Perché è chiaramente indicato nella Bhagavad-gītā: sa guṇān samatītyaitān ([[Vanisource:BG 14.26 (1972)|BG 14.26]]), egli trascende le qualità materiali. Un sādhu è un devoto, che questione c'è di liberazione? Lui, un sādhu, non necessita la liberazione; ma poiché è molto ansioso di vedere il Signore Supremo faccia a faccia -questo è il suo desiderio interiore- allora Krishna viene. Non per la liberazione, egli è già liberato. Egli è già liberato dalle grinfie materiali. Ma per soddisfarlo. Krishna è sempre...  


Proprio come un devoto vuole soddisfare il Signore in tutti gli aspetti, allo stesso modo, il Signore vuole soddisfare il devoto ancor più che il devoto. Questo è lo scambio nelle relazioni d'amore. Proprio come anche nei nostri rapporti ordinari: se ami qualcuno, vuoi soddisfarlo o soddisfarla; e allo stesso modo, anche lei o lui vuole ricambiare. Quindi, se questa reciprocità di amare c'è in questo mondo materiale, quanto è più elevata nel mondo spirituale? C'è un verso che dice: "Il sādhu è il Mio cuore, e Io sono anche il cuore del sādhu". Il sādhu pensa sempre a Krishna, e Krishna pensa sempre al Suo devoto, il sādhu.
Proprio come un devoto vuole soddisfare il Signore in tutti gli aspetti, allo stesso modo, il Signore vuole soddisfare il devoto ancor più che il devoto. Questo è lo scambio nelle relazioni d'amore. Proprio come anche nei nostri rapporti ordinari: se ami qualcuno, vuoi soddisfarlo o soddisfarla; e allo stesso modo, anche lei o lui vuole ricambiare. Quindi, se questa reciprocità di amare c'è in questo mondo materiale, quanto è più elevata nel mondo spirituale? C'è un verso che dice: "Il sādhu è il Mio cuore, e Io sono anche il cuore del sādhu". Il sādhu pensa sempre a Krishna, e Krishna pensa sempre al Suo devoto, il sādhu.
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Latest revision as of 17:15, 28 September 2018



Lecture on SB 1.8.29 -- Los Angeles, April 21, 1973

Il Signore dice nella Bhagavad-gītā: paritrāṇāya sādhūnāṁ vināśāya ca duṣkṛtām (BG 4.8). Percui due propositi. Quando Dio si manifesta ha due missioni. Una missione è paritrāṇāya sādhūnām; una missione è quella di liberare i fedeli devoti, i sādhu. sādhu significa persone sante.

Sādhu, l'ho spiegato più volte, sādhu significa devoto. Sādhu non intende l'onestà mondana o la disonestà, la moralità o l'immoralità; non ha nulla a che fare con le attività materiali, è semplicemente spirituale, sādhu. Ma a volte viene inteso "sadhu" una persona di virtù materiale, di moralità. Ma in realtà "sadhu" intende chi è al livello trascendentale, coloro che sono impegnati nel servizio di devozione. Sa guṇān samatītyaitān (BG 14.26), il sādhu trascende le qualità materiali. Percui paritrāṇāya sādhūnām; paritrāṇāya significa liberare.

Ora, se un sādhu è già liberato, è sul piano trascendentale, dove è la necessità di iberarlo? Questa è la domanda, perciò viene usata questa parola: viḍambanam (SB 1.8.29). E' sconcertante, contraddittorio. Sembra essere contraddittorio. Se un sādhu è già liberato... Posizione trascendentale significa che non è più sotto il controllo delle tre influenze della natura materiale, la virtù, la passione e l'ignoranza. Perché è chiaramente indicato nella Bhagavad-gītā: sa guṇān samatītyaitān (BG 14.26), egli trascende le qualità materiali. Un sādhu è un devoto, che questione c'è di liberazione? Lui, un sādhu, non necessita la liberazione; ma poiché è molto ansioso di vedere il Signore Supremo faccia a faccia -questo è il suo desiderio interiore- allora Krishna viene. Non per la liberazione, egli è già liberato. Egli è già liberato dalle grinfie materiali. Ma per soddisfarlo. Krishna è sempre...

Proprio come un devoto vuole soddisfare il Signore in tutti gli aspetti, allo stesso modo, il Signore vuole soddisfare il devoto ancor più che il devoto. Questo è lo scambio nelle relazioni d'amore. Proprio come anche nei nostri rapporti ordinari: se ami qualcuno, vuoi soddisfarlo o soddisfarla; e allo stesso modo, anche lei o lui vuole ricambiare. Quindi, se questa reciprocità di amare c'è in questo mondo materiale, quanto è più elevata nel mondo spirituale? C'è un verso che dice: "Il sādhu è il Mio cuore, e Io sono anche il cuore del sādhu". Il sādhu pensa sempre a Krishna, e Krishna pensa sempre al Suo devoto, il sādhu.