IT/Prabhupada 0034 - Ognuno Riceve Conoscenza dall'Autorità: Difference between revisions
(Created page with "<!-- BEGIN CATEGORY LIST --> Category:1080 Italian Pages with Videos Category:Prabhupada 0034 - in all Languages Category:IT-Quotes - 1975 Category:IT-Quotes - L...") |
(Vanibot #0023: VideoLocalizer - changed YouTube player to show hard-coded subtitles version) |
||
Line 7: | Line 7: | ||
[[Category:Italian Language]] | [[Category:Italian Language]] | ||
<!-- END CATEGORY LIST --> | <!-- END CATEGORY LIST --> | ||
<!-- BEGIN NAVIGATION BAR -- DO NOT EDIT OR REMOVE --> | |||
{{1080 videos navigation - All Languages|Italian|IT/Prabhupada 0033 - Il Nome di Mahaprabhu è Patita Pavana|0033|IT/Prabhupada 0035 - In Questo Corpo Ci Sono Due Entità Viventi|0035}} | |||
<!-- END NAVIGATION BAR --> | |||
<!-- BEGIN ORIGINAL VANIQUOTES PAGE LINK--> | <!-- BEGIN ORIGINAL VANIQUOTES PAGE LINK--> | ||
<div class="center"> | <div class="center"> | ||
Line 15: | Line 18: | ||
<!-- BEGIN VIDEO LINK --> | <!-- BEGIN VIDEO LINK --> | ||
{{youtube_right| | {{youtube_right|WUB_2coiM8A|Ognuno Riceve Conoscenza dall'Autorità<br/>- Prabhupāda 0034}} | ||
<!-- END VIDEO LINK --> | <!-- END VIDEO LINK --> | ||
<!-- BEGIN AUDIO LINK --> | <!-- BEGIN AUDIO LINK --> | ||
<mp3player> | <mp3player>https://s3.amazonaws.com/vanipedia/clip/751009BG.DUR_clip.mp3</mp3player> | ||
<!-- END AUDIO LINK --> | <!-- END AUDIO LINK --> | ||
Line 27: | Line 30: | ||
<!-- BEGIN TRANSLATED TEXT --> | <!-- BEGIN TRANSLATED TEXT --> | ||
Capitolo Sette, "La conoscenza dell'Assoluto". Ci sono due cose, l'assoluto e il relativo. Questo è il mondo relativo. Qui non siamo in grado di capire una cosa senza l'altra. Non appena diciamo | Capitolo Sette, "La conoscenza dell'Assoluto". Ci sono due cose, l'assoluto e il relativo. Questo è il mondo relativo. Qui non siamo in grado di capire una cosa senza l'altra. Non appena diciamo "qui c'è il figlio", ci deve essere un padre; non appena diciamo "qui c'è il marito", ci deve essere la moglie; non appena diciamo "qui c'è il servo", ci deve essere il padrone; non appena diciamo "qui c'è la luce", ci deve essere l'oscurità. Questo è chiamato mondo relativo. Uno deve imparare da altri termini relativi. Ma c'è un altro mondo, si chiama mondo assoluto. Lì il padrone e il servo sono lo stesso. Non c'è distinzione. Anche se uno è padrone e l'altro è servo, la posizione è la stessa. | ||
Così il settimo capitolo della Bhagavad-gītā ci da qualche suggerimento riguardo al mondo assoluto, la conoscenza assoluta. Come questa conoscenza può essere ottenuta viene rivelato dall'Assoluta Persona Suprema, | Così il settimo capitolo della Bhagavad-gītā ci da qualche suggerimento riguardo al mondo assoluto, la conoscenza assoluta. Come questa conoscenza può essere ottenuta viene rivelato dall'Assoluta Persona Suprema, Kṛṣṇa. Kṛṣṇa è la Persona Suprema assoluta. | ||
:īśvaraḥ paramaḥ kṛṣṇaḥ | :īśvaraḥ paramaḥ kṛṣṇaḥ | ||
Line 37: | Line 40: | ||
:(Bs. 5.1) | :(Bs. 5.1) | ||
Questa è la definizione di | Questa è la definizione di Kṛṣṇa data da Brahmā nel suo libro conosciuto come Brahma-saṁhitā, un libro molto autorevole. Questo libro è stato preso da Śrī Caitanya Mahaprabhu nel sud dell'India, lo ha presentato ai Suoi devoti quando è tornato dal Suo viaggio nel sud dell'India. Quindi accettiamo questo libro, la Brahma-saṁhitā, come fonte autorevole. Questo è il nostro procedimento di conoscenza. Noi riceviamo la conoscenza dall'autorità. Tutti ricevono la conoscenza da un'autorità, un'autorità generica, ma il nostro procedimento di accettare dall'autorità è un pò diverso. La nostra procedura nell'accettare un'autorità intende che anch'essa ha accettato la sua autorità precedente; uno non può nominarsi autorità da sé, questo non è possibile. Sarebbe imperfetto. Ho fatto questo esempio molte volte, del bambino che impara da suo padre. Il figlio chiede al padre: "Padre, cos'è questa macchina?" e il padre dice: "Caro figlio, si chiama microfono". Così il bambino riceve la conoscenza dal padre: "Questo è un microfono". Così, quando il bambino dice a qualcun altro: "Questo è un microfono", è corretto. Anche se è un bambino, siccome ha ricevuto la conoscenza dall'autorità, la sua affermazione è corretta. Allo stesso modo, se riceviamo la conoscenza dall'autorità, anche se fosse un bambino, l'affermazione è corretta. Questo è il nostro metodo di conoscenza. Noi non produciamo conoscenza. Questo è il procedimento dato dalla Bhagavad-gītā nel Quarto Capitolo: evaṁ paramparā-prāptam imaṁ rājarṣayo viduḥ ([[Vanisource:BG 4.2 (1972)|BG 4.2]]) Questo è il sistema paramparā: | ||
:imaṁ vivasvate yogaṁ | :imaṁ vivasvate yogaṁ | ||
Line 43: | Line 46: | ||
:vivasvān manave prāha | :vivasvān manave prāha | ||
:manur ikṣvākave 'bravīt | :manur ikṣvākave 'bravīt | ||
:([[Vanisource:BG 4.1|BG 4.1]]) | :([[Vanisource:BG 4.1 (1972)|BG 4.1]]) | ||
evaṁ paramparā quindi, la conoscenza assoluta può essere ottenuta quando ascoltiamo dall'Assoluto. Nessuna persona nel mondo relativo può informarci a riguardo della conoscenza assoluta. Questo non è possibile. Qui comprendiamo riguardo al mondo assoluto, conoscenza assoluta, dalla Persona Suprema, la Persona Assoluta. Persona Assoluta significa anādir ādir govindaḥ (Bs. 5.1) Lui è la persona originale ma non ha origine, quindi è assoluto. Deve essere compreso che Lui non è causato da qualcuno, questo è Dio. Per cui in questo capitolo è detto 'śrī bhagavān uvāca', la Persona Assoluta. Bhagavān significa la Persona Assoluta che non dipende da nessun'altro. | evaṁ paramparā quindi, la conoscenza assoluta può essere ottenuta quando ascoltiamo dall'Assoluto. Nessuna persona nel mondo relativo può informarci a riguardo della conoscenza assoluta. Questo non è possibile. Qui comprendiamo in riguardo al mondo assoluto, conoscenza assoluta, dalla Persona Suprema, la Persona Assoluta. Persona Assoluta significa anādir ādir govindaḥ (Bs. 5.1) Lui è la persona originale ma non ha origine, quindi è assoluto. Deve essere compreso che Lui non è causato da qualcuno, questo è Dio. Per cui in questo capitolo è detto 'śrī bhagavān uvāca', la Persona Assoluta. Bhagavān significa la Persona Assoluta che non dipende da nessun'altro. | ||
<!-- END TRANSLATED TEXT --> | <!-- END TRANSLATED TEXT --> |
Latest revision as of 16:42, 1 October 2018
Lecture on BG 7.1 -- Durban, October 9, 1975
Capitolo Sette, "La conoscenza dell'Assoluto". Ci sono due cose, l'assoluto e il relativo. Questo è il mondo relativo. Qui non siamo in grado di capire una cosa senza l'altra. Non appena diciamo "qui c'è il figlio", ci deve essere un padre; non appena diciamo "qui c'è il marito", ci deve essere la moglie; non appena diciamo "qui c'è il servo", ci deve essere il padrone; non appena diciamo "qui c'è la luce", ci deve essere l'oscurità. Questo è chiamato mondo relativo. Uno deve imparare da altri termini relativi. Ma c'è un altro mondo, si chiama mondo assoluto. Lì il padrone e il servo sono lo stesso. Non c'è distinzione. Anche se uno è padrone e l'altro è servo, la posizione è la stessa.
Così il settimo capitolo della Bhagavad-gītā ci da qualche suggerimento riguardo al mondo assoluto, la conoscenza assoluta. Come questa conoscenza può essere ottenuta viene rivelato dall'Assoluta Persona Suprema, Kṛṣṇa. Kṛṣṇa è la Persona Suprema assoluta.
- īśvaraḥ paramaḥ kṛṣṇaḥ
- sac-cid-ānanda-vigrahaḥ
- anādir ādir govindaḥ
- sarva-kāraṇa-kāraṇam
- (Bs. 5.1)
Questa è la definizione di Kṛṣṇa data da Brahmā nel suo libro conosciuto come Brahma-saṁhitā, un libro molto autorevole. Questo libro è stato preso da Śrī Caitanya Mahaprabhu nel sud dell'India, lo ha presentato ai Suoi devoti quando è tornato dal Suo viaggio nel sud dell'India. Quindi accettiamo questo libro, la Brahma-saṁhitā, come fonte autorevole. Questo è il nostro procedimento di conoscenza. Noi riceviamo la conoscenza dall'autorità. Tutti ricevono la conoscenza da un'autorità, un'autorità generica, ma il nostro procedimento di accettare dall'autorità è un pò diverso. La nostra procedura nell'accettare un'autorità intende che anch'essa ha accettato la sua autorità precedente; uno non può nominarsi autorità da sé, questo non è possibile. Sarebbe imperfetto. Ho fatto questo esempio molte volte, del bambino che impara da suo padre. Il figlio chiede al padre: "Padre, cos'è questa macchina?" e il padre dice: "Caro figlio, si chiama microfono". Così il bambino riceve la conoscenza dal padre: "Questo è un microfono". Così, quando il bambino dice a qualcun altro: "Questo è un microfono", è corretto. Anche se è un bambino, siccome ha ricevuto la conoscenza dall'autorità, la sua affermazione è corretta. Allo stesso modo, se riceviamo la conoscenza dall'autorità, anche se fosse un bambino, l'affermazione è corretta. Questo è il nostro metodo di conoscenza. Noi non produciamo conoscenza. Questo è il procedimento dato dalla Bhagavad-gītā nel Quarto Capitolo: evaṁ paramparā-prāptam imaṁ rājarṣayo viduḥ (BG 4.2) Questo è il sistema paramparā:
- imaṁ vivasvate yogaṁ
- proktavān aham avyayam
- vivasvān manave prāha
- manur ikṣvākave 'bravīt
- (BG 4.1)
evaṁ paramparā quindi, la conoscenza assoluta può essere ottenuta quando ascoltiamo dall'Assoluto. Nessuna persona nel mondo relativo può informarci a riguardo della conoscenza assoluta. Questo non è possibile. Qui comprendiamo in riguardo al mondo assoluto, conoscenza assoluta, dalla Persona Suprema, la Persona Assoluta. Persona Assoluta significa anādir ādir govindaḥ (Bs. 5.1) Lui è la persona originale ma non ha origine, quindi è assoluto. Deve essere compreso che Lui non è causato da qualcuno, questo è Dio. Per cui in questo capitolo è detto 'śrī bhagavān uvāca', la Persona Assoluta. Bhagavān significa la Persona Assoluta che non dipende da nessun'altro.