IT/Prabhupada 0401 - Spiegazione di "Sri Sri Siksastakam"

Revision as of 06:16, 17 February 2019 by Anurag (talk | contribs)
(diff) ← Older revision | Latest revision (diff) | Newer revision → (diff)


Purport Excerpt to Sri Sri Siksastakam -- Los Angeles, December 28, 1968

Śrī Caitanya Mahāprabhu istruì i Suoi discepoli a scrivere libri sulla scienza della coscienza di Krishna. Un compito che coloro che Lo seguono hanno continuato a svolgere fino ai nostri giorni. L'elaborazione e l'esposizione della filosofia insegnata da Sri Caitanya è infatti ​​più voluminosa, impegnativa e consistente, grazie al sistema ininterrotto di successione di maestri, più di qualsiasi cultura religiosa nel mondo. Sebbene Śrī Caitanya in gioventù fu universalmente riconosciuto come uno studioso, ci ha lasciato solo otto versi chiamati Śikṣāṣṭaka.

"Gloria al śrī-kṛṣṇa-saṅkīrtana, che pulisce il cuore da tutta la polvere accumulata per anni, così che il fuoco della vita condizionata di ripetute nascite e morti si estingue". Seconda strofa. "O mio Signore, solo il Tuo santo Nome può elargire tutte le benedizione sugli esseri viventi; perciò disponi di centinaia e milioni di Nomi come Krishna, Govinda, ecc. In questi Nomi trascendentali Tu hai investito tutte le Tue energie trascendentali e non c'è una regola ferrea per cantare questi santi Nomi. O mio Signore, gentilmente Tu hai reso facile l'approccio a Te attraverso i Tuoi santi Nomi ma, sfortunato come sono, non ho alcuna attrazione per essi". Tre. "Si può cantare il santo Nome del Signore in un stato d'animo umile, considerando se stesso inferiore alla paglia per la strada, più tollerante di un albero, privo di ogni senso di falso prestigio e pronto ad offrire ogni rispetto agli altri. In tale stato d'animo uno può cantare il santo Nome del Signore costantemente".